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Mainardi Macchine Agricole presenta l'erpice a dischi per vigneto LKV

Il macchinario introduce un concetto di lavorazione del suolo che, con le sue peculiarità, porta numerosi vantaggi su più livelli. Ecco quali.

Mainardi Macchine Agricole è sinonimo, ormai da decenni, di passione e affidabilità nella progettazione e produzione di attrezzature dedicate alla vigna.

In particolare, l'azienda lombarda ha raggiunto un'alta specializzazione nella preparazione del suolo nel vigneto. I diversi modelli presenti in gamma offrono soluzioni innovative, per lavori efficienti e tempestivi, che seguono il ciclo del vigneto.

Un esempio su tutti è rappresentato dall'erpice a dischi per vigneto “LKV”: viene utilizzato per lavorazioni superficiali del terreno tra i 5 e i 15 cm, per l'interramento di erbe da sovescio o erbe infestanti. I dischi sono disposti su 2 ranghi ad orientamento contrapposto. L'ampia spaziatura tra la prima e la seconda fila e la struttura semplice del telaio, riducono al minimo ogni possibilità di intasamento dello stesso e dei residui colturali. Ogni disco è montato su un mozzo indipendente con cuscinetto senza lubrificazione. Gli elementi sono collegati al telaio con un sistema di ammortizzazione “Silent Block”, costituito da 4 tamponi in gomma che assorbono tutte le sollecitazioni verticali e sono esenti di manutenzione periodica. Nella parte posteriore dell'erpice a dischi è applicato un rullo a gabbia con tondo Ø400 (o ad anelli) azionato idraulicamente, che regola la profondità di lavoro dell'attrezzo e accorcia la macchina di 350 mm facilitando le operazioni di manovra in capezzagna.

I vantaggi dell'erpice a dischi Mainardi sono molteplici. Come è ovvio, la decompattazione e la lavorazione del terreno sono basilari per un'ottimale gestione del suolo del vigneto, per ottenere uva e vino di grande qualità. Lavorazioni ridotte o minime semplificano gli interventi, riducendo il numero di passaggi, la profondità di lavoro e l'intensità dell'intervento. Questa minima lavorazione dunque permette di lasciare in superficie una sufficiente quantità di residui colturali o altra biomassa (minimo 30%), per contrastare fenomeni erosivi e aumentare il contenuto di sostanza organica. Gli erpici a dischi sono ampiamente apprezzati e diffusi a livello nazionale, perché versatili e polivalenti: su terreno caratterizzato da elevata zollosità consentono un rilevante affinamento, mentre su un terreno sodo determinano frantumazione e interramento di biomassa.

Mainardi è sempre disponibile ad offrire ulteriori dettagli su questo macchinario, test e prove pratiche sul campo.